Giovanni ORLANDO
Guida Alpina UIAGM/IFMGA/IVBV

Classe 1983, da sempre appassionato di montagna anche se originario della pianura veneta.
Dopo pochi mesi di vita i genitori mi avevano già portato e a respirare l’aria frizzante di montagna, di cui mi sono velocemente innamorato. A tre anni mi hanno messo ai piedi il primo paio di sci, facendomi scoprire la bellezza di scivolare veloce e leggeri sulla neve. Ed è stato di nuovo amore a prima vista. Non avevano minimamente idea di cosa ne sarebbe venuto fuori dopo!
E poi, le lunghe camminate e le ferrate durante le vacanze in ogni angolo delle Alpi, partendo dalle Dolomiti fino alla Lombardia, Valle d’Aosta, Francia, Svizzera ed Austria. Non c’era vacanza nella quale non si visitava una nuova zona!
I fine settimana erano invece dedicati alla scoperta delle Dolomiti, delle Alpi Carniche e delle Giulie, accompagnato dai miei genitori o da mio nonno. Ormai avevo scoperto il mio amore profondo e viscerale per la montagna.
Ma il trekking e le ferrate ormai non mi bastavano più. Leggevo avidamente articoli e libri di arrampicata, alpinismo e sci alpinismo e mi immaginavo lì, a rivivere le stesse intense, genuine e profonde emozioni. La patente ed un paio di amici giusti hanno fatto il resto. Le prime arrampicate in falesia, le prime uscite di sci alpinismo sono state un importante gradino della mia maturazione alpinistica.
Ma non era ancora quello che cercavo. Non mi bastava l’aspetto sportivo, non mi bastava arrampicare, sciare, correre. Volevo vivere la montagna più autentica, volevo conoscerla più profondamente, volevo sentirmi parte di essa. E oltre alla Laurea in Scienze Forestali ed Ambientali ho deciso di lavorare in un rifugio. E l’occasione che mi si è presentata è stata la migliore che mai potessi avere: gestire per due anni il rifugio Capanna Punta Penia, il rifugio più alto delle Dolomiti (a 3.343 mt). Due estati semplicemente fantastiche, di cui porterò ricordi indelebili per tutta la mia vita. Distante da tutti e da tutti (non c’erano gli smartphone quella volta e nemmeno i social network) ma così vicino alla mia essenza.
Ma un altro tarlo stava già lavorando nella mia testa, ed era la voglia di dare la possibilità ad altri di vivere le emozioni che io vivevo tra i monti. E da qui la scelta di trasformare la mia passione in un lavoro, di diventare una Guida Alpina UIAGM per dare a tutti voi la possibilità di respirare l’aria frizzante e sottile di montagna in sicurezza.