Giovanni Orlando Guida Alpina UIAGM

Le mie avventure

Le mie avventure

Una raccolta di racconti delle più belle salite che ho fatto nelle Dolomiti e sulle Alpi. Giornate lunghe ed intense, a volte impegnative. Sveglie nel cuore della notte e rientri alla macchina alla fioca luce della pila frontale, concentrati a racimolare le ultime energie rimaste. Albe spettacolari e tramonti unici. Grandi fatiche ma immense soddisfazioni. Giornate ed emozioni che rimarranno impresse per sempre nella mia memoria e che condivido con voi, con la speranza di farvele rivivere almeno in parte!

Monte Nero di Presanella – Clean Climb

Monte Nero di Presanella – Clean Climb

Il Monte Nero di Presanella negli ultimi anni ha visto la nascita di numerosi itinerari di arrampicata su misto. Clean Climb è uno di questi itinerari, che sale la parte sinistra della repulsiva parete settentrionale. L’arrampicata lungo la via è molto bella, costantemente ripida con qualche tratto più verticale. Difficoltà omogenee lungo i tiri, logicità del percorso ed assenza di protezioni fisse (due chiodi alla prima sosta, poi nient’altro) sono le caratteristiche principali della salita.
Complici le ottime condizioni della parete di questo inizio di stagione, sono andato con il fido amico Andrea a ripetere questa bellissima via.

Pala di San Martino – Gran Pilastro (Langes-Merlet)

Pala di San Martino – Gran Pilastro (Langes-Merlet)

È impossibile non notare da San Martino di Castrozza la mole imponente della Pala di San Martino. Slanciata si eleva verso il cielo, elegante e bellissima. Qui, nel 1920, Langes e Merlet tracciarono un vero e proprio capolavoro. La via di arrampicata Langes-Merlet infatti risale con logica impeccabile il poderoso Pilastro della Pala di San Martino, con difficoltà contenute (III-IV grado UIAA) e su roccia ottima. Una salita per chi non cerca le alte difficoltà tecniche, ma che vuole vivere due giornate intense di arrampicata che ha il sapore dell’Alpinismo dei tempi andati.

Cima Nord di San Sebastiano – canalone nascosto

Cima Nord di San Sebastiano – canalone nascosto

La parete nord-occidentale della cima Nord di San Sebastiano, alta quasi 600 mt, incombe maestosa sopra il passo Duran ed solcata da un lungo canalone, chiamato Canalone Nascosto. Questo parte in corrispondenza dei ghiaioni basali e sbuca direttamente in vetta, tagliato solo a metà da una grande cengia. Durante l’inverno diventa una bellissima via di misto, lunga e con difficoltà mai estreme. Una vera chicca per gli amanti della scalata su misto su questo genere di difficoltà in Dolomiti!

Via Vazzoler al Cimon di Palantina

Via Vazzoler al Cimon di Palantina

La via Vazzoler sale la parete settentrionale del Cimon di Palantina, una tra le cime più famose ed ambite per lo sci alpinismo in Alpago. Pochi sanno che, quando le condizioni sono ottimali, la parete nord offre delle bellissime linee perfette per l’alpinismo invernale e l’arrampicata su misto. Tra le varie vie che percorrono la parete, la via Vazzoler è una tra le più facili. All’inizio dell’inverno 2019/2020 le condizioni erano ottimali e noi non ce le siamo fatte scappare!

Punta Grohmann – via Dimai

La Punta Grohmann svetta imperiosa dai verdeggianti prati del passo Sella, accanto al vicino, maestoso Sassolungo ed alle eleganti e turrite Cinque Dita. Quello del Sassolungo, di cui anche le Cinque Dita e la Punta Grohmann ne fanno parte, è, a mio avviso, uno dei più estetici gruppi montuosi delle Dolomiti e il panorama che si ammira dal passo Sella è assolutamente unico.
I versanti di Punta Grohmann non sono mai completamente verticali, ma celano pietre miliari dell’arrampicata in Dolomiti. Una di queste è sicuramente la via Dimai, una via aperta nel 1908 dalla guida alpina Antonio Dimai con Johann Summermatter e la baronesse sorelle Ilona e Rolanda von Eötvös. Percorrerla via regalerà una giornata stupenda ed avventurosa in una delle più belle cornici delle Dolomiti.

Punta Penia Marmolada – ferrata Cresta Ovest

La ferrata della cresta Ovest permette di raggiungere i 3.343 mt di Punta Penia, la cima più alta della Marmolada e di tutte le Dolomiti. È una ferrata lunga, a cui si aggiunge la difficoltà data dall’aria sottile dell’alta quota (siamo oltre i 3.000mt di quota!) ed in cui spesso si può trovare neve e ghiaccio anche in piena estate. Ma di contro, le emozioni che si possono vivere lungo questa via ferrata sono assolutamente uniche! La discesa avviene tipicamente lungo il ghiacciaio della Marmolada, il più esteso delle Dolomiti, ed è la ciliegina sulla torta di una giornata memorabile!

Cervino – cresta Furggen

Cervino: la Montagna perfetta. Severa, imponente ed austera svetta dai placidi prati di Cervinia e Zermatt. Lungo le sue creste e le sue pareti sono state scritte pagine indelebili ed eroiche dell’Alpinismo. Delle quattro creste che arrivano in cima al Cervino (cresta di Furggen, cresta del Leone, cresta dell’Hornli -o Hörnli- e cresta di Zmutt), la prima è sicuramente la più impegnativa.
La via della Diretta degli Strapiombi ne ricalca a grandi linee lo spigolo, districandosi tra strapiombi, traversi esposti e roccia non sempre salda. Una grande avventura per respirare appieno lo spirito rude ed ostico di questa bellissima montagna.

Gruppo del Padon – Ferrata delle Trincee

La via ferrata delle Trincee al Padon è una tra le vie ferrate più belle e panoramiche di tutte le Dolomiti. La ferrata è lunga e non facile. La prima parte risale una parete verticale di circa 50 mt, ma una volta arrivati in cresta le difficoltà tecniche lasciano il posto alla bellezza e magnificenza del panorama circostante. Il gruppo del Sella, con l’aguzzo Piz Boè, ci accompagnerà per tutta la salita e il Ghiacciaio della Marmolada, la cima più alta di tutte le Dolomiti, è talmente vicino che sembra di toccarlo con un dito! Un panorama incredibile ci accompagnerà fino al termine della nostra (lunga) escursione!

Pale dei Balconi – El Cor di San Lucano

Il Cor di San Lucano è un vero e proprio gioiello della Natura: una finestra naturale di roccia a forma di cuore che domina incontrastata tutto l’Agordino, dagli arditi dirupi delle Pale di San Lucano. Raggiungerlo non è semplice: la salita è lunga, l’ambiente attorno è severo, per lunghi tratti non ci sono sentieri ma solo sporadiche tracce di passaggio. Ma questo è il prezzo da pagare per godere di un luogo e di un panorama unico in tutte le Dolomiti!

Monviso parete nord: Canalone Coolidge

Alla costante ricerca di qualche bella salita tra le Alpi, mi imbatto nella relazione della via al canalone Coolidge alla parete Nord del Monviso. Una via molto bella, racchiusa in una tra le pareti più alte di tutte le Alpi, dove si respira appieno il profumo di Alpinismo e di grandi pareti. Arrivati in cima, si è solo a metà della giornata: si scende seguendo la via normale, tecnica, lunga e di orientamento non facile, visto la morfologia molto complessa del versante su cui si svolge. Ci sono tutti gli ingredienti per una Avventura con la A maiuscola!

Pizzo Redorta – Valentina Gully

La parete Est del Pizzo Redorta, con i suoi 600 mt di altezza, precipita severa ed austera sopra la Conca dei Giganti e il lago di Coca. Valentina Gully è una delle numerose, effimere, affascinanti linee che ne solcano le pieghe. Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per una via dal sapore decisamente alpinistico in una delle cime più alte di tutte le Orobie!

Sardegna – Selvaggio Blu

Il Selvaggio Blu è sicuramente uno tra i trekking più spettacolari e famosi non sono dell’Italia, ma di tutta Europa. Ma Selvaggio Blu non è solo un trekking. Il camminare è semplicemente un mezzo, anzi, IL mezzo per andare alla scoperta della Sardegna più ancestrale ed autentica, di una terra aspra e selvaggia, dove uomo e natura vivono ancora in perfetta simbiosi.

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